Un altro settore nel quale Federcaccia ha investito ingenti risorse economiche è quello legale, fondamentale per condurre un’azione di tutela e ulteriore sviluppo dell’attività venatoria. Si tratta di un’attività costante, incessante e praticata su più fronti.
Il presidente della sezione Provinciale di Bergamo, l’avv. Lorenzo Bertacchi, durante l’Assemblea Regionale del 2 luglio ad Agnadello, ha esposto alcuni degli obiettivi che ci siamo posti e gli interventi realizzati dalla nostra associazione in quest’anno di attività anche in un ambito così importante:
-Federcaccia Lombardia è diventata un utile punto di riferimento per le Sezioni Provinciali per quesiti di natura legale connessi all’attività venatoria, dando risposte tempestive e puntuali.
-Si è intrapresa un’attività costante di esame giuridico dei procedimenti amministrativi regionali e dei progetti di legge, con predisposizione di osservazioni e l’interrelazione con la parte politica.
-Un esempio sono le osservazioni mosse al Piano Faunistico Regionale, ancora in itinere, che al momento vedono Federcaccia protagonista rispetto alle altre associazioni.
-Un altro esempio è l’esame capillare degli emendamenti proposti per la modifica della Legge Regionale approvata in marzo ci ha consentito di avvisare tempestivamente i Consiglieri regionali a noi vicini e impedire, per esempio, che il coordinamento e l’organizzazione delle attività di censimento passasse anche alle guardie volontarie delle associazioni ambientaliste
-In collaborazione con l’avv. Alberto Bruni di Firenze abbiamo studiato una strategia per motivare l’apertura degli impianti di cattura con la necessità di tutelare il patrimonio paesaggistico e culturale, come previsto dalle leggi nazionali.
-L’anno scorso abbiamo diffidato formalmente la Regione affinché adottando un provvedimento negativo o positivo su roccoli e prelievi in deroga ci consentisse di portare al TAR e poi avanti alla Corte di Giustizia Europea la contraddizione tutta italiana nell’applicazione delle direttive europee (la Regione ha scelto un’altra via).
-Quest’anno a seguito di una nostra nota ufficiale e motivata, la Regione ha impugnato al TAR il provvedimento del Governo sulla chiusura anticipata e ora ci costituiremo ad adiuvandum.
-Stiamo coltivando un ricorso davanti al Tribunale di Lecco per un nostro socio capannista, sanzionato per non aver segnato la giornata sul tesserino pur trovandosi in un appostamento fisso solo in qualità di ospite e non come cacciatore.
-Stiamo esaminando il PDL sulle aree protette e ci prepariamo al confronto istituzionale previsto per i prossimi mesi.
L’ufficio legale di Federcaccia deve diventare una struttura sempre più capace e competente in grado di misurarsi alla pari con le istituzioni lombarde e nazionali.