Le modifiche alla legge 157/92 sono state presentate ufficialmente ed ora abbiamo modo di iniziare a farne una prima valutazione nel merito delle stesse.
Premesso che appena presentato questo progetto di legge, era stata chiesta ed ottenuta, la trattazione delle stesso con le commissioni riunite ed operanti in sede redigente; significava che le commissioni avrebbero valutato la proposta di legge e poi redatto un testo comprendente tutti gli articoli, e che tale testo poi sarebbe andato in discussione nelle aule nella sua interezza e non articolo per articolo.
Insomma, la operazione di sgrossatura sarebbe stata svolta dalle commissioni, ovviamente con minori parlamentari ad occuparsene, e quindi con più capacità di sintesi.
Così poi non è andata perché sono state raccolte le firme di deputati di minoranza sufficienti a richiedere che tutta la discussione dell’intero testo, e quindi delle eventuali modifiche articolo per articolo, passi nelle due aule del Parlamento.
Il progetto di legge consta di 18 articoli modificativi di altrettanti della legge 157/92, taluni importanti ed altri più specificativi in termini di applicazione del testo vigente.
A nostro parere, fra tutte le proposte di modifica comunque interessanti, i capisaldi delle modifiche che sentiamo in modo importante, sono essenzialmente due: quello modificativo della questione valichi e quello che toglierebbe l’opzione della forma di caccia.
Nel frattempo, e menomale, alla questione della modifica legislativa dei valichi si sta tentando di arrivare per la strada che abbiamo illustrato nei notiziari scorsi, con l’emendamento alla legge sulla Montagna, che ricordiamo deve essere ancora approvata al Senato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Per le opzioni di caccia, tra vagante in pianura, vagante in zona alpi o appostamento fisso, questa differenziazione era stata posta quando in Italia i cacciatori praticanti erano più di un milione e mezzo; oggi che gli appassionati sono sotto la soglia dei 400.000 la esclusività non ha più grande rilievo.
Dobbiamo dire che Regione Lombardia, tramite più modifiche alla propria legge è arrivata a mediare comunque questa opzione quantomeno tra caccia vagante e appostamento, concedendo un pacchetto di 15 giornate, diverse dalla opzione scelta, da potersi utilizzare nel proprio ATC o CA di appartenenza, e questo ha reso più facile un qualche movimento.
Non però tra vagante in zona alpi e pianura, che poi si tradurrebbe, di fatto, come accadeva prima del 1992, in una possibilità di esercizio venatorio in pianura, posto che a chiusura dei piani di prelievo in zona alpi, almeno in zona di maggior tutela, e senza adeguato esame e abilitazione, ne sarebbe impossibile l’accesso.
Diremo in altri notiziari delle singole altre proposte di modifica della 157/92; non possiamo però esimerci dal far notare il grande pericolo della apertura di una discussione sull’intero testo, possibile ovviamente per tutte le forze politiche, troppe contrarie alla caccia, senza una adeguata garanzia di solida e granitica certezza del voto su eventuali emendamenti sfavorevoli alla nostra attività.
Ci è capitato negli anni di seguire percorsi parlamentari o anche solo regionali; le insidie degli emendamenti all’ultimo minuto e le richieste di voto segreto, se non adeguatamente valutate da competenze specifiche, portano sempre con sé grandi pericoli.
Non vorremmo entrare in Conclave Papa…ed uscirne non Cardinale, ma semplice curato di campagna.
Deroghe: apprendiamo della approvazione da parte di Regione Lombardia di una delibera autorizzante il prelievo in deroga della specie fringuello per 97.637 capi, e per la specie storno per 36552 capi.
La delibera è un primo passo perché debbono essere poi emanate, nei prossimi giorni, le determine dirigenziali con le modalità per la richiesta di accesso al prelievo, la quantificazione del prelevabile giornaliero ed annuale, e le modalità di comunicazione giornaliera del prelevato.
Naturalmente salutiamo con viva soddisfazione questo atto, che seppure fortemente limitato nei numeri e nelle forme di prelievo, appare comunque finalmente in controtendenza rispetto ad ogni chiusura delle deroghe praticata negli ultimi 14 anni in Regione Lombardia.
* Approvate le Delibere n. 4606 del 23/06/2025 “Autorizzazione al controllo della specie storno per prevenire danni all’agricoltura mediante prelievo venatorio, nel periodo 1° settembre 2025 – 30 ottobre 2025, ai sensi dell’art. 9, comma 1, lett. A) della dir. 2009/147/CE e dell’art. 19 bis della l. 157/92” e n. 4642 del 01/07/2025 “Autorizzazione al controllo della specie piccione di città per prevenire danni all’agricoltura mediante prelievo venatorio, nel periodo 1° ottobre 2025 – 31 gennaio 2026, ai sensi dell’art. 9, comma 1, lett. A) della dir. 2009/147/ce e dell’art. 19 bis della l. 157/92”. I cacciatori potranno fare domanda di autorizzazione nei vari uffici territoriali di Regione Lombardia da lunedì 28 luglio a venerdì 8 agosto 2025 utilizzando i moduli che si possono trovare sul nostro sito internet www.federcacciabrescia.it
* Fidc Lonato del Garda, in collaborazione con gruppo segugisti bresciani e Asips, organizzano per venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 luglio una verifica zootecnica per razze da seguita su lepre cat.libera Memorial Verzeletti Roberto, Angoli Battista, Conforti Lino, valida anche come Finale Campionato provinciale Fidc Brescia per iscrizioni Cassini 3483222211;
° Fidc Lonato in collaborazione con il Comune di Lonato organizza Incontro sulle problematiche venatorie sabato 19 luglio dalle ore 16.00 presso Trap Concaverde;
CHIUSURA ESTIVA da lunedì 21 luglio a giovedì 24 luglio
aperture straordinarie martedì 22 luglio dalle 9.00 alle 13.00
per urgenze mail: fidc.brescia@fidc.it