Sappiamo da venerdì scorso della decisione del Consiglio di Stato di non concedere la sospensiva richiesta da Regione Lombardia e da alcune associazioni venatorie, tra cui la nostra, alla sentenza TAR della individuazione di ben 475 valichi.
Cerchiamo di essere il più sereni possibile nella valutazione della decisione del Consiglio di Stato rispetto alla mancata sospensiva, ma facciamo fatica ad accettare la spiegazione delle motivazioni.
Regione Lombardia aveva posto l’attenzione, fra l’altro, anche all’impossibilità di attuare l’ordinanza del Commissario straordinario alla PSA, con terreni di quella portata, oltre 150.000 ettari chiusi ad ogni caccia, e quindi anche al cinghiale, con possibile pericolo per il comparto agricolo.
Nella sentenza il Consiglio di Stato afferma “…della mancanza di prova circa il fatto che i cinghiali che risiedono nei valichi montani siano portatori di peste suina”.
Noi auspichiamo che non succeda niente, che mai si ammalerà di PSA un cinghiale dei valichi, forse per la quota o forse per l’aria buona starà meglio dei suoi simili di pianura; ma se invece questo dovesse malauguratamente accadere i nostri amici agricoltori e allevatori di suini sapranno chiaramente chi ringraziare per la scomparsa dei propri allevamenti.
Siamo delusi? Sì anche perché la sentenza di merito sarà solo al 9 ottobre, e quindi pubblicata dopo, e molto anche perché nel frattempo sta perdendo quota anche la promessa di un dispositivo governativo agile, collegato alla finanziaria assicurato da parte del ministro Lollobrigida, per delle modifiche alla 157/92.
Se la possibile risposta ai valichi deve passare da una proposta legislativa con l’iter parlamentare complessivo, temiamo che, ammesso anche di avere una particolare attenzione e altrettanta sicurezza nella gestione del voto finale, si fa fatica a pensare a soluzioni possibili e veloci.
Certo abbiamo bisogno di avere fiducia perché l’alternativa è peggio, ma non capiamo perché la Lombardia, e Brescia in modo particolare, debbano fare da cavia ad un sistema di classificazione dei valichi fatto da ISPRA che nulla ha a che vedere con l’intenzione del legislatore della 157/92, e che, dopo le normative europee sulle rotte migratorie, sono persino superate dalle leggi.
Nello scorso week end si è svolta a Cortina d’Ampezzo la 59° Assemblea Nazionale UNCZA, l’unione dei cacciatori alpini, in una cornice della zona alpi da cantiere, pur nella sua bellezza nel centro pedonale storico, dati i lavori per le olimpiadi invernali del 2026.
La presentazione avvenuta nella sede Comunale con Sindaco ed Assessore e rappresentanti della cultura ladina, a cura del Presidente Sandro Flaim, ha evidenziato le politiche di UNCZA per la montagna.
Il tema del convegno di questo anno è stato “Attività turistiche e cure della montagna. Gestione faunistica e turismo di massa”.
Particolarmente interessanti le relazioni esposte, accomunate dalla esigenza di contemperare le esigenze di un legittimo accesso dei fruitori della montagna, con tutto ciò che serve ed è utile per la gestione venatoria.
Con l’evidenza della esagerata pressione in tutte le stagioni delle diverse attività antropiche che non si limitano ad accessi su strade o sentieri ma, come nel caso dello sci fuoripista, usano l’intero territorio, in un momento particolarmente difficile specie per l’avifauna alpina.
La santa messa della domenica è stata anticipata dal concerto dei suonatori di corni, bravissimi, e dalla processione sino alla chiesa con i cacciatori alpini e tante persone con gli splendidi costumi di queste località di cultura ladina.
Dopo la messa, la cerimonia di passaggio delle consegne tra Cortina e la sede della assemblea del prossimo anno, del 60°, quasi a casa, a Clusone in provincia di Bergamo.
Domenica 15 giugno si è svolto al TAV Conselice di Ravenna il campionato Nazionale Federcaccia, specialità Fossa Olimpica, e sul primo gradino del podio, per la categoria “Cacciatori”, si è meritatamente classificata la squadra della sezione Federcaccia di Borgosatollo.
Il punteggio finale di 327 centri ha proclamato i quattro componenti della squadra, Luigi Sbaraini, Rinaldo Fusi, Mario Ferrai e Mattias Romano, campioni italiani per la categoria “Cacciatori”, davanti alla squadra di Musile che ha totalizzato 307 centri e quella di Lucca con 301.
A confermare la meritata vittoria si aggiunge il risultato individuale che ha visto tre dei quattro componenti occupare l’intero podio della loro categoria:
1° Luigi Sbaraini;
2° Rinaldo Fusi;
3° Mario Ferrai.
La sezione di Borgosatollo ringrazia con orgoglio i suoi tiratori.
La sezione Provinciale si congratula con la sezione di Borgosatollo per il risultato raggiunto, ed anche con il gruppo “LA PAVONCELLA” per il secondo posto di Luterotti Simone nella classifica di terza categoria.
* Fidc Calcinato organizza presso la Zac Prati a Calcinato una gara su quaglie senza sparo sabato 21 dalle ore14.00 e domenica 22 giugno dalle ore 6.30.
* ORARIO ESTIVO DI APERTURA AL PUBBLICO
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