Si è finalmente concluso lunedì 6 ottobre anche il percorso regionale relativo ai valichi montani.
Infatti, è stata approvata una legge, primo firmatario Massardi, di adeguamento della legislazione lombarda alla già modificata legge nazionale sul tema.
Un passaggio che si è voluto fare per meglio armonizzare la legislazione regionale e mettere al riparo da ulteriori discorsi su ipotesi di possibili dicotomie tra le norme.
Proprio il relatore Floriano Massardi, presidente della Commissione Agricoltura, che tanto impegno ha messo nella questione nei vari ruoli, ha poi ringraziato i colleghi che hanno approvato la legge e Federcaccia Lombardia, con l’avvocato Bertacchi, “per il prezioso supporto tecnico nella stesura della proposta di legge”.
Anche la consigliera regionale Claudia Carzeri nel riconoscere la “caccia come presidio ambientale e sociale ed i cacciatori come manutentori del verde, dei sentieri e della salvaguardia ambientale”, ha anch’essa ringraziato Federcaccia per il prezioso supporto tecnico.
Noi aggiungiamo il nostro ringraziamento alle forze di maggioranza che hanno approvato in questi giorni tutti quei provvedimenti che ci hanno permesso di ritornare ad esercitare la nostra passione nelle nostre valli.
E aggiungiamo anche un ringraziamento non formale all’Assessore Beduschi, per il forte importante convinto coinvolgimento personale, ed ai suoi uffici regionali, sempre attenti nel predisporre gli atti necessari e sempre disponibili ad ascoltare le diverse ragioni.
Sono iniziati i flussi migratori dei tordi bottacci, con una buona presenza in tutta la provincia.
Particolarmente interessanti sulle rotte di migrazione della Valle Sabbia e del Garda, si sono visti in buon numero complessivamente un po’ da tutte le parti in questi primi giorni di ottobre, con qualche discreto avvistamento già da fine settembre.
E nelle zone più alte hanno segnato la presenza anche le prime beccacce, quasi a dire che il mese forse più importante per la migratoria, ottobre, non intenda deluderci.
Certo come sempre le differenze le fa il tempo, che, se si mantiene buono, aiuta a vedere tutti i giorni una buona presenza di migratori.
Con il primo ottobre è possibile per coloro che ne hanno fatto richiesta anche il prelievo in deroga, per tre giorni alla settimana, ai fringuelli e storni, mentre per le altre specie cacciabili i giorni alla settimana consentiti sono quattro fino alla fine di novembre.
Buona la situazione anche per la stanziale in ATC unico di Brescia, con buoni risultati delle starne che hanno resistito meglio alle difficoltà di ambientamento; discreti anche i primi carnieri di lepre.
Aggiornamento sulla situazione epidemiologica dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) – stagione venatoria 2025-2026 .
Alla data odierna, non sono stati riscontrati in Italia focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) né nuovi casi negli allevamenti avicoli e ne su uccelli migratori.
Come di consueto, il mondo venatorio con 12 appostamenti fissi di caccia, in collaborazione con l’ATS e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, partecipa attivamente al programma di sorveglianza epidemiologica attraverso l’attività di monitoraggio sulla fauna selvatica abbattuta.
Nel corso della stagione venatoria 2024-2025, gli appostamenti fissi di caccia che sono stati coinvolti nelle attività di campionamento, hanno effettuato oltre 1.200 tamponi su anatidi abbattuti.
Considerato l’attuale andamento della migrazione e la presenza del virus HPAI nei Paesi dell’Europa settentrionale, si ritiene possibile l’ingresso del virus nel territorio nazionale con l’arrivo degli uccelli migratori.
Al momento non sono in vigore prescrizioni specifiche per i cacciatori.
L’utilizzo dei richiami vivi appartenenti agli ordini Anseriformes e Charadriiformes è consentito sia per la caccia da appostamento fisso sia per quella temporanea, nel rispetto delle disposizioni previste dal DDUO n. 15906/2018.
È inoltre consentita l’immissione di selvaggina anche nelle zone A e B, a condizione che siano eseguiti i tamponi previsti a carico dell’allevatore.