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Cacciapensieri

LE SOLIDE BASI DEL CALENDARIO VENATORIO

Torniamo con piacere a quanto è stato deciso la settimana scorsa dal Consiglio di Stato per evidenziare quanto importante è stata per il mondo venatorio questa decisione del Consiglio di Stato.

Il Consiglio di Stato con ordinanza del 6 dicembre ha respinto la richiesta di sospensione della sentenza del TAR Lombardia e del calendario venatorio lombardo.

I Giudici d’appello hanno attestato che i Key Concept sui periodi di migrazione non sono giuridicamente vincolanti e possono essere superati con prova contraria e ha poi riconosciuto che i periodi utilizzati dall’ISPRA, a differenza di quelli degli altri Stati europei, si basano su un criterio probabilistico prudenziale che considera la specie come già in migrazione quando per questa si individuano “i movimenti più precoci sul territorio”.

I Giudici hanno poi riconosciuto che la motivazione data dalla Regione per il calendario venatorio 2024 a scostamento dal parere dell’ISPRA appare come “appropriata e completa in relazione alle diverse valutazioni dei diversi organi istituzionali e alle linee guida europee”.

Il Consiglio di Stato ha quindi ritenuto che “il pericolo” denunciato dalle associazioni animaliste non fosse apprezzabile positivamente e pertanto ha respinto le richieste di anticipazione della chiusura della caccia.

Pertanto, il Calendario lombardo rimane pienamente valido e vigente sino al termine della stagione venatoria anche con riferimento alle parti specificamente contestate nel ricorso.

Cesena e Sassello rimangono aperti sino al 20 gennaio, tutti gli anatidi (insieme a folaga, gallinella d’acqua e porciglione) sino al 19 gennaio anche in forma vagante e dal 20 al 30 gennaio solo da appostamento, la beccaccia in ATC aperta sino al 20 gennaio. 

Beccaccino e frullino aperti sino al 30 gennaio.

Ricordiamo che le associazioni animaliste chiedevano comunque la chiusura anticipata di tutta la caccia in forma vagante al 31 dicembre.

Il Consiglio di Stato ha respinto anche la richiesta di sospensione del Calendario dell’Emilia-Romagna.

Si tratta di pronunce importantissime per il mondo venatorio, che unitamente alle pronunce dei tribunali amministrativi che le hanno precedute, mettono nero su bianco principi fondamentali per la futura stesura dei calendari venatori: è stata finalmente tracciata una strada più sicura da seguire e queste pronunce renderanno molto più difficile anche per gli animalisti presentare ricorsi accoglibili, a fonte di calendari ben motivati.

Tutto questo per ribadire ancora una volta l’importanza della serietà e la professionalità dell’approccio degli uffici regionali al tema del discostamento dal parere ISPRA nel redigere il calendario venatorio, unito certamente anche ai risultati scientifici degli studi targati Federcaccia rivolti alle singole specie migratrici ai quali è stato possibile fare riferimento, che continuano certo con costi non indifferenti ma che ci convincono sempre di più di come siano stati investiti bene i soldi dei nostri soci, soci che hanno capito le scelte e continuano a riporre fiducia nella nostra Associazione.

Siamo ormai in inverno e una regola da qui in avanti per la salvaguardia della fauna è sicuramente quella di evitare il disturbo eccessivo, specialmente in montagna.

Il dispendio energetico della selvaggina in questo periodo, nel quale anche le possibilità di alimentazione sostanziosa diventano minime, può essere particolarmente dannoso per tutta la fauna alpina.

E allora non smettiamo di trasmettere delle semplici raccomandazioni utili a tutti i frequentatori della montagna per lo scopo proposto:

* rispettare le arre di conservazione che per molte specie animali rappresentano una importante possibilità di sopravvivenza, evitando zone sensibili come il margine del bosco, le zone rocciose ed i pendii privi di neve;

* rimanere lungo sentieri o percorsi contrassegnati senza cercare scorciatoie e usando nelle discese la

stessa traccia della salita, in modo di circoscrivere il disturbo a una zona il più possibile ridotta;

* mantenere una distanza adeguata dagli animali avvistati, fermandosi e dando il tempo agli stessi di allontanarsi con calma;

* adottare particolari attenzioni durante il crepuscolo che è il momento più delicato della giornata nel quale l’animale è solito alimentarsi, così come le camminate al chiaro di luna con fari andrebbero svolte esclusivamente su percorsi contrassegnati,

* tenere sempre i cani al guinzaglio perché gli animali lo vedono come predatore anche se non fosse interessato agli stessi.

Con il rispetto di queste semplici regole aiuteremo senz’altro la selvaggina nel difficile superamento della parte più complicata dell’anno.

* La sezione comunale Di Federcaccia Brescia con la sottosezione dei Ronchi organizzano giovedì 19 dicembre alle ore 20.00 nella chiesa parrocchiale di “San Francesco da Paola” in via Benacense n.27 a Brescia, la consueta Messa di Sant’Uberto. Al termine della messa avverrà la consegna di un contributo ad un’associazione di beneficenza radicata nel tessuto cittadino

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